Ubi ha sottoscritto il contratto per la cessione del 100% di Ubi Banca  International  S.A. con sede a Lussemburgo a Efg International A.G., quinto polo svizzero specializzato nei servizi di asset management e private banking. La sede è a Zurigo. Efg aveva rilevato lo scorso febbraio banca Bsi a Lugano dai brasiliani di Btg Pactual (in precedenza l’istituto era in mano al gruppo Generali ). Ora Bsi deve fare i conti col fallimento del fondo pubblico malese 1Mbd, suo cliente nella sede di Singapore.

L’operazione fa parte del programma di cessioni del gruppo bancario che intende concentrarsi sulle attività core. E comunque, specifica Ubi, la cessione non produrrà impatti di rilievo sul conto economico e sui ratio patrimoniali consolidati del gruppo. Non fanno parte del perimetro di cessione a Efg International il portafoglio degli impieghi con la clientela corporate (340 milioni di euro sui  430 milioni di fine 2015), le filiali di Madrid e Monaco di Baviera, oltre alla partecipazione in Ubi Trustee, mentre sono inclusi nel perimetro di cessione 3,6  miliardi di euro di asset della clientela.

Per quanto riguarda i programmi di funding (Certificats de Dépôt e Commercial Papers), attualmente gestiti da Ubi International per conto del gruppo, Ubi specifica nella sua nota di oggi che è previsto il regolare rimborso di tutti gli strumenti in circolazione alla scadenza contrattuale. Il corrispettivo di vendita di Ubi International “risulta sostanzialmente allineato al patrimonio netto contabile rimanente a seguito della distribuzione ai soci del capitale eccedente il fabbisogno effettivo della società una volta completato il  programma di riallocazione nel  gruppo Ubi  delle attività non incluse nella  transazione”, ovvero le filiali di  Madrid, Monaco di  Baviera, e “rettificato  per  includere  il risultato economico di Ubi International fino alla data del closing”.

Per quanto riguarda i rapporti con la clientela, il gruppo garantisce il mantenimento dei servizi  bancari, di consulenza e custodia attualmente resi da Ubi International attraverso il personale che manterrà l’attuale posto di lavoro. Ubi Banca  è  stata assistita da Ernst Young come advisor finanziario.

Quanto al polo bancario svizzero Efg-Bsi, secondo l’agenzia Bloomberg Btg Pactual ha chiesto, all’inizio di aprile, un indennizzo al gruppo assicurativo Generali  per le possibili perdite legate al Bsi e legate al contestato 1Mdb, fondo pubblico malese al centro di scandali e inchieste internazionali.  Generali  ha risposto di non ritenere che la richiesta di Btg contenga elementi che “facciano scattare un obbligo di indennizzo” e affermando che Btg non “fornisce alcuna evidenza a supporto della possibile violazione di una dichiarazione ai sensi del contratto di compravendita”.

Efg ha chiuso il 2015 con un utile netto di 57,1 milioni di franchi, in calo del 7% rispetto all’esercizio precedente. L’afflusso netto di capitali è stato di 2,4 miliardi di franchi, contro i 4,4 miliardi nel 2014. Il patrimonio gestito è diminuito dell’1%, a 83,3 miliardi di franchi, mentre l’utile ante imposte è sceso del 9,7% a 72,5 milioni.  La banca ha spiegato il deterioramento della performance con oneri e accantonamenti, che includono il pagamento di 29,9 milioni di dollari (29,7 milioni di franchi) per chiudere il contenzioso fiscale con gli Stati Uniti.

Il titolo Efg ha aperto in leggero rialzo alla Borsa di Zurigo (+0,49% a 6,12 franchi; -41,99% l’andamento dell’azione da inizio anno), mentre Ubi oggi è debole (-0,9% a 3,726 euro) assieme a tutto il Ftse Mib (-0,92%).